mercoledì 23 ottobre 2013

Per indossare i tacchi.. bisogna essere all'altezza. Aryanna, the Queen of Dragged Toe and Shoe bang. PARTE 1




PENSIERI COMUNI



Ieri ho ricevuto l'ennesimo paio di scarpe che ho comprato per praticare pole dance.
Ho notato, nel tempo, una certa maestria nel "gestire" i tacchi ai piedi ed ho presto capito che, fuori dai palcoscenici delle gare nazionali e internazionali e tolta la divisa azzurra dell'Italia, mi sarei diversamente "variopinta" e sarei diventata una Master dello Stripper Heel.
Passando dal 5 1/2”, al 6 “, al 6 3/4”, al 7” e all' 8”. Meraviglioso.

E, certamente, non da tutti.

Essì, perchè per poter praticare pole dance su un tacco alto non serve solo infilare la scarpetta al piede e camminare. Bisogna saper camminare, curare il portamento, sapere usare il tacco e poi il plateau, esser pronte a ri-tarare il movimento considerando che le gambe sono più lunghe di almeno 10 cm e che le distanze in aria e da terra e per terra cambieranno, che il senso del'equilibrio cambia, come cambierà quando un giorno avrò il pancione. Si aggiunge la scarpa ma vengono meno le mezze punte che spingono sul pavimento per darci lo slancio e spesso, è tutto rimesso alla forza delle nostro upper body. 

Diversamente dal pensiero comune, le punte dei piedi si devono stendere ugualmente e di più e non è più semplice di quando si danza a piedi nudi.
Semmai il contrario.
Un tacco non cambia la pole dance in lap dance né colora di volgarità questa danza.
Semmai il contrario.
Il tacco non dequalifica una ballerina.
Semmai il contrario.

Ovviamente, il gioco deve essere condotto seguendo delle regole tecniche e di stile ben precise per non cadere nel ridicolo e nemmeno nell'esagerazione.
Ma non voglio dilungarmi su questo dato che, lo so, aprirei un dibattito infinito.

Insomma, tutto cambia con un paio di tacchi ai piedi: il movimento, le sensazioni, le forze, gli equilibri.
Ma questo ve lo spiegherò dettagliatamente più avanti. Non voglio rovinarvi la sorpresa.

LA MIA PRIMA VOLTA 


Con tenerezza penso spesso alla prima volta che ho infilato ai piedi un paio di Pleaser.
Tutto saggiamente testimoniato da foto e video che un giorno forse pubblicherò! :D
La mia prima volta, nonostante la mia grazia e l'abitudine a indossare i tacchi durante il giorno, è stata un’esperienza tragica. 
Tremavo e scivolavo perché, giustamente, non sapevo come gestire la situazione.

Ricordo ancora l'emozione fortissima nell'aprire quella scatola con disegnate tante farfalle su.
Il mio primo paio di scarpe è stato un Pleaser trasparente 6”.
Santi numi, che sprovveduta! Mamma sono altissime!!

Ero inesperta ed avendo acquistato online e non avendo esperienza non potevo fare affidamento su un metro di giudizio che mi aiutasse a districarmi tra le caratteristiche tecniche che mi capitavano sotto gli occhi.
Avrei scoperto mesi e anni dopo, che avevo fatto una scelta sbagliata.
Avevo sbagliato il modello di scarpe, si intende.
Io, che sono nata con i tacchi già nella pancia della mamma .. mi ero proprio sbagliata!

Appena messe su ho manifestato da subito evidenti segni di instabilità e di squilibrio, inaccettabili. E più mi vedevo perdere l'equilibrio più ero instabile e sconfortata.
Mi riprendevo con la webcam durante gli allenamenti e non mi riconoscevo. Goffa, poco elegante, con queste ginocchia sempre piegate e queste gambe che si muovevano come fossi una gallina.
Riguardando quei video mi faccio tanta tenerezza. Non ho mai rinunciato a voler capire come fare e perchè, anche se onestamente non mi sono sentita a mio agio da subito.
Orrenda! Dentro di me (ma probabilmente qualche volta per disperazione devo averlo anche gridato!) pensavo:
Ma come fanno queste stronze (le ballerine) a muoversi così agilmente e sinuosamente su quei sexy tacchi senza la minima indecisione?
Ehehe.
Adesso so perchè.
Adesso so perchè, appena infilato il mio primo paio di Pleaser mi veniva da piangere. Perchè cadevo da una parte all'altra, perchè il tacchetto era di plastica e mi faceva scivolare e perchè, con tutto quello che costano, "non potevano mettere un po' di gomma anche li"?
Ero infastidita dal rumore della plastica sul parquet mentre cercavo di ballare, mentre ignoravo che da li a poco sarei diventata la Queen del dragged toe* e dello show bang** , che sarei andata in giro ad insegnarlo alle mie discepole e che sarei stata sommersa dalle richiesta per questo.

E proprio perchè voglio farvi sapere tutto, ma proprio tutto è in programma l'uscita di un video-articolo in cui spiegherò finalmente, per la prima volta in Italia, perchè scegliere di ballare con le Pleaser ai piedi e come sceglierle.
E' giusto che sappiate cosa vi state perdendo!

P.S.: Io vi lascio con questo video dove mi destreggio con un bel paio di black 8". Intanto, voi promettete di recitare questo mantra: 
indosserò i tacchi solo quando avrò imparato a stendere le punte dei piedi! indosserò i tacchi solo quando avrò imparato a stendere le punte dei piedi! indosserò i tacchi solo quando avrò imparato a stendere le punte dei piedi!

Recitate, recitate, pensateci bene e attendete il mio articolo.
E ricordate: per indossare i tacchi bisogna essere all'altezza.



Glossario:



* Dragged toe: Letteralmente "dito del piede trascinato" (per terra), allude ad uno stile di camminata molto femminile messa in pratica quando si indossano tacchi alti con plateau.
Ci vuole decisamente tanta pratica!
Guarda sotto per un esempio di stripper walk e toe dragging.

** Shoe bang: Letteralmente "bang (rumore) della scarpa", è lo schiocco che fanno gli stripper heel quando vengono appositamente fatti sbattere (bang) uno contro l'altro o contro il pavimento.
Musica!

Anche qui, presto video a seguire. 
Stay tuned!


Aryanna
The Queen of Dragged toe & shoe bang





3 commenti:

  1. se tutte ballassimo come te sarebbe fantastico. Insegnaci ti prego!! Vieni anche qui a Roma da noi! Elena.

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  2. ho visto alcuni dei video in rete e devo dire che spacchi! continua così! PS: Spero di frequentare presto uno dei tuoi workshop! :)

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